Castello di Ajloun عجلون

Il Castello di Ajloun sorge sulla collina di Jabal Auf, un’ottima posizione panoramica rispetto alla campagna circostante e ai tre maggiori wadi che scendono verso la valle del Giordano.
Secondo la leggenda qui sorse un eremo cristiano abitato da un monaco di nome Ajlon che, nel pieno delle Crociate, cadde in rovina. In seguito il generale arabo Azz ad-Din Usama vi costruì una fortezza, con l’obiettivo di limitare la mira espansionistica dei crociati e di difendere le miniere di ferro della zona dalla locale e litigiosa tribù dei Bani Auf. Sempre secondo la leggenda, Usama tese una trappola agli sceicchi del clan: li invitò ad un banchetto al castello e li rinchiuse nelle segrete.
Ampliato poi nel 1214-15 da Azz adDin Aybak, il Castello di Ajloun fu saccheggiato dagli invasori mongoli nel 1260 e poi ricostruito dal sultano mammalucco Baybars. Tra il XVII e il XVIII secolo qui stazionava una guarnigione dell’esercito ottomano, ma quando nel 1812 l’esploratore Burckhardt visitò il castello, scoprì che dava alloggio a una famiglia di 40 persone. I terremoti del 1837 e del 1927, purtroppo, produssero gravi danni alla struttura.

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Fuad architetto, archeologo e guida turistica opera in Giordania come organizzatore di viaggi alternativi da più di 20 anni.

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