Gerasa جرش
La città di Gerasa, definita anche “la Pompei d’Oriente”, situata sulle colline del Gilead, spesso ricordata nell’Antico Testamento come una zona popolosa e fertile.
La città fu fondata nel 170 a.C., ma del periodo ellenistico rimangono oggi ben poche tracce. In età romana, all’epoca di Carlo Magno, la città di Gerasa faceva parte della “Decapoli”, un insieme di fiorenti città situate tra la Transgiordania settentrionale e la Siria meridionale. La città di Gerasa acquistò grande importanza a partire dal 130, quando Adriano ne fece il cuore dell’Impero Romano. Quando nel 324 il cristianesimo divenne la religione ufficiale dell’Impero d’Oriente, Gerasa abbracciò la nuova fede e gli antichi edifici della città furono razziati per costruire numerose chiese. Sul finire del VII secolo la città era quasi totalmente abbandonata e non fu difficile per i persiani impadronirsene.
All’inizio del XIX secolo alcuni esploratori europei, accompagnati da beduini locali, visitarono le rovine di Gerasa e diedero la notizia della sua riscoperta.
Raggiungendo Gerasa da sud, il primo monumento che si trova è l’Arco di Adriano, alto 11 m, innalzato in onore dell’imperatore.
La serie di arcate sul lato ovest dell’Arco di Adriano, invece, appartengono alle mura che chiudevano l’ippodromo, dove si svolgevano gare sportive e corse di bighe. L’ippodromo, lungo 224 m, poteva ospitare oltre 15.000 spettatori.
Oltre la porta sud, la via sfocia sulla piazza romana ovale, fiancheggiata da due colonnati di andamento curvo, che creano l’effetto di un ingresso alla città. Dalla piazza parte a ovest una strada in salita che conduce al teatro sud, edificato alla fine del I secolo d.C. e capace di ospitare 3000 spettatori. Accanto al teatro si trova il tempio di Zeus, circondato in origine da antiche colonne corinzie alte 15 m. dall’alto del teatro è ancora possibile scorgere il tracciato della terrazza sacra che si estendeva ai piedi del tempio.
Il cardo è l’arteria principale dell’antica Gerasa che, ad un certo punto, incrocia la lunga via sacra, che dai quartieri residenziali raggiunge il complesso del tempio di Artemide, i teatro nord, la Cattedrale e il cortile della Fontana.
